Aeffe perde un quarto del fatturato nel primo trimestre 2020 e la redditività va a picco. L’utile netto passa da 11,8 milioni di euro a 4.000 euro. Calzature e pelletteria fanno (molto) “meno peggio” dell’abbigliamento.
Scarpe e borse “meno peggio”
Aeffe possiede Moschino, Alberta Ferretti, Pollini e Philosophy. Ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi consolidati a 76,2 milioni di euro. Cioè il -25,4% a cambi correnti e -25,5% a cambi costanti, in linea con le stime di Mediobanca (-26%). I ricavi della Divisione Prêt-à-porter sono scesi del 30%. Molto “meno peggio” quelli della Divisione Calzature e Pelletteria: -7,9%.
Brand per brand
Moschino(che vale quasi tre quarti del fatturato complessivo di Aeffe), perde il 21,3%. Pollini va giù del 24,1%, Alberta Ferretti del 50,9% e Philosophy del 35,1%. Nella nota diffusa dal gruppo si sottolinea che la campagna vendite dell’invernale 2020-2021 si è conclusa con una flessione del 6,5%. Un risultato “positivo” considerata la situazione, ma che potrebbe essere ritoccato in negativo da possibili resi e annullamento di ordini.
Redditività a picco
Sempre nel primo trimestre 2020, l’Ebitda di Aeffe è stato di 8,6 milioni di euro, in diminuzione del 67,7% (le previsioni di Mediobanca avevano stimato un calo del 65%). Per la Divisione Calzature e Pelletteria, l’Ebitda è sceso del 28%. L’utile netto del gruppo dopo le imposte è stato di 4.000 euro rispetto agli 11,8 milioni di euro del primo trimestre 2019.
La conferma fino al 2023
Infine, il CdA di Aeffe ha comunicato di aver rinnovato fino al 15 maggio 2023 il contratto di consulenza stilistica con Alberta Ferretti, azionista di riferimento del gruppo e amministratrice esecutiva di Aeffe. Il contratto è relativo alla direzione creativa del brand omonimo e prevede un compenso annuo di 1 milione di euro. (mv)
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