Anche Ferragamo lo fa e, quindi, si aggiunge alla lista dei brand del lusso che ritoccano il listino prezzi. Su alcuni prodotti, la griffe fiorentina ha aumentato il cartellino tra il 5 e il 7%. L’aumento, applicato in tutti i mercati, non è stato annunciato dalla società, ma un portavoce ha confermato le informazioni.
Anche Ferragamo lo fa
Gli esperti lo definiscono pricing power. In altre parole, è la pratica di un’azienda di aumentare i propri prezzi in periodi economici piuttosto duri. Una strategia attuata per accrescere il margine e compensare la riduzione delle vendite. Ma non tutte le aziende hanno questa capacità. Le grandi griffe del lusso sì. Secondo quanto riporta Business of Fashion, citando una fonte anonima, la decisione di Ferragamo ha un obiettivo preciso. Quello di “mitigare la contrazione del traffico nei negozi e l’aumento dei costi logistici e di gestione della vendita al dettaglio causati dalla pandemia”.
L’andamento delle vendite
Nel primo trimestre 2020, le vendite di Ferragamo sono diminuite di quasi un terzo. Anche il secondo trimestre sarà fortemente influenzato dalla pandemia Covid-19. La mossa di Ferragamo segue quella di altre griffe del lusso: Louis Vuitton, Chanel, Gucci e Prada. Altri marchi hanno invece preso la strada opposta e hanno armonizzato i prezzi. Questo processo ha portato ad una riduzione dei listini in Cina, sperando di aumentare i volumi di vendita a Pechino, mercato ritenuto cruciale per il rilancio delle vendite in questo, maledetto, 2020. (mv)
Immagini tratte da ferragamo.com
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