Anche LVMH soffre e rallenta vistosamente. Nel secondo trimestre 2024, a livello organico, i ricavi sono cresciuti dell’1% (+3% nel primo trimestre). Complessivamente, nel primo semestre il fatturato è stato di 41,7 miliardi di euro rispetto ai 42,2 miliardi dell’analogo periodo del 2023. Il che equivale ad una flessione dell’1%, ma con un +2% a livello organico. I ricavi della divisione Fashion & Leather Goods perdono il 2% nel semestre (+1% a livello organico).
Anche LVMH soffre
I risultati del periodo aprile-giugno 2024 hanno deluso le stime degli analisti. I quali, secondo un sondaggio LSEG, si aspettavano ricavi per 21,6 miliardi di euro, rispetto a 21 miliardi dichiarati (fonte Reuters). Dati che confermano il rallentamento della crescita del settore. “I risultati della prima metà dell’anno riflettono la notevole capacità di resistenza di LVMH” mette in evidenza Bernard Arnault (foto al centro), CEO del gruppo francese del lusso. “Pur rimanendo vigili nell’attuale contesto – prosegue Arnault – il gruppo affronta la seconda metà dell’anno con fiducia”. Una fiducia che fa “affidamento sull’agilità e sul talento dei suoi team per rafforzare ulteriormente la sua posizione di leadership globale nel settore dei beni di lusso”.
Fashion & Leather Goods -2%
Per il colosso parigino, la divisione Fashion & Leather Goods ha avuto una “buona tenuta”. Il margine operativo è rimasto “a un livello eccezionale, soprattutto per i marchi di punta Louis Vuitton e Christian Dior”. La divisione ha registrato una crescita organica del fatturato dell’1% nella prima metà del 2024. L’utile delle operazioni ricorrenti è diminuito del 6%. Il margine operativo è rimasto a livelli storicamente elevati. Nel secondo trimestre i ricavi di questa divisione sono stati pari a 10,3 miliardi di euro contro i 10,4 dello stesso periodo del 2023. A livello geografico LVMH ha sottolineato la debolezza dei consumatori cinesi, giustificandola con gli acquisti compiuti in Europa e in Giappone. (mv)
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