Il gruppo Prada corre veloce. I conti del 2022 hanno superato le attese: 4,2 miliardi di ricavi e utile netto a 465 milioni di euro, +58% sul 2021. Un vero e proprio botto, solido e rassicurante al punto che nel 2023 il gruppo potrebbe già arrivare a 4,5 miliardi di euro di ricavi. Con largo anticipo, quindi, rispetto all’obiettivo di medio termine fissato a novembre 2021. Il CEO Andrea Guerra indica las priorità per il 2023: investire in marketing e producendo ancora più pelletteria.
Ancora più pelletteria per Prada
Il gruppo che fa capo a Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ha dichiarato di voler sviluppare la categoria degli accessori sia attraverso il lancio di nuove borse, sia facendo crescere le potenziali icone dell’offerta esistente. È questa, in relazione ai marchi Prada e Miu Miu, la dichiarata priorità 2023 di Andrea Guerra (fonte Business of Fashion). Nel 2022, le vendite di pelletteria sono aumentate del 18%, raggiungendo 1,86 miliardi di euro. Il prêt-à-porter, invece, è cresciuto del 27%, fino a 1,08 miliardi di euro, mentre i ricavi delle calzature sono saliti del 29%, arrivando a 691 milioni di euro.
Il +58% di utili
Complessivamente, nel 2022 la performance del gruppo Prada ha battuto le aspettative degli analisti. I ricavi sono aumentati del 25% a 4,2 miliardi di euro rispetto ai 4,04 miliardi attesi dagli analisti secondo i dati Refinitiv, citati da Reuters. L’utile netto è salito del 58% a 465 milioni di euro. Esaminando le vendite per singolo marchio, Prada ha messo a segno un +25% a 3,25 miliardi di euro e Miu Miu +20% a 432 milioni di euro. L’unica nota stonata arriva da Church’s, che ha registrato un calo delle vendite del 2% a 29 milioni di euro. Il gruppo Prada, però, sta riorganizzando tutta l’attività di questo brand, dalla produzione alla vendita al dettaglio, con l’obiettivo di una maggiore integrazione e produttività.
Positività per il 2023
“Nel 2023, prevediamo che la crescita dei ricavi rimanga solida e al di sopra della media di mercato“, dice Guerra, aggiungendo che la Cina è tornata ad essere “un motore di crescita“. Dunque, ci sono buone possibilità che il gruppo possa superare prima del previsto l’obiettivo di medio termine di 4,5 miliardi di ricavi. “I presupposti ci sono: ma bisogna essere prudenti”, dice Bertelli a Reuters. (mv)
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