Bene, bis: Mirta chiude il suo secondo anno di attività al +83%

Bene, bis: Mirta chiude il suo secondo anno di attività al +83%

Mirta va a tutto gas. La pelletteria traina l’espansione del portale e-commerce dedicato alle eccellenze del made in Italy. Mirta chiude il suo secondo anno di attività, il 2021, con un giro d’affari di 5,5 milioni di euro, +83% sul 2020. Per il 2022 gli obiettivo sono quelli di raddoppiare i livelli di crescita, coinvolgere 2.500 artigiani attraverso la piattaforma B2B e triplicare il numero delle risorse.

Mirta chiude il suo secondo anno al +83%

Ciro Di Lanno e Martina Capriotti (i fondatori, in foto) sono contenti dei risultati raggiunti. La loro formula è stata premiata dagli investitori, che l’anno scorso con un secondo round di finanziamento hanno apportato 2,5 milioni di euro. Nonché dal mercato. Nel 2021 il portale ha ricevuto oltre 14.500 ordini, circa due volte e mezzo in più rispetto al 2020. Il 60% dell’export è diretto verso gli States, il 25% verso l’Asia e il restante 15% in Europa. I prodotti più venduti appartengono alla pelletteria (borse in particolare) e alla categoria “cashmere & wool”.

Il commento

“Siamo fortemente convinti che il futuro della moda sia basato sul concetto di Luxury made by people, not brands – afferma Ciro Di Lanno –. È arrivato il momento per i piccoli business artigiani, che rendono unico il made in Italy nel mondo, di iniziare a competere con i grandi brand internazionali, entrando in diretto contatto con il consumatore finale”. Lo sviluppo di Mirta passa dalla nascita di Mirta Wholesale, il portale B2B nato con lo scopo di connettere le aziende artigiane con le boutique internazionali indipendenti. Gli obiettivi di crescita per quest’anno sono ambiziosi: raddoppiare la crescita del 2021, arrivare a coinvolgere 2.500 artigiani su Mirta Wholesale e triplicare il numero delle risorse. (mv)

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