Aggiornamenti trimestrali. Hugo Boss spinge sul digitale. Ralph Lauren fa i conti, intanto, con le difficoltà di approvvigionamento. Accomuna entrambi i marchi l’ottimismo per il futuro, che si riconosce nel rialzo delle prospettive di vendita per l’esercizio in corso. Il CEO di Hugo Boss, Daniel Grieder, vuole posizionarsi tra i 100 migliori marchi globali del mondo. Per questo interviene sui prodotti, sul team e sulle strategie. Ralph Lauren, viceversa, paga una supply chain molto sbilanciata verso l’estero, in particolare verso il Sud Est asiatico.
Boss spinge sul digital
Grieder sta cercando di modernizzare il marchio Boss (a sinistra, un look). E vuole incrementare le vendite online. Come riporta Reuters, la società ha avviato nuove operazioni digitali nella sua sede di Metzingen e a Porto. L’obiettivo è rilanciare il sito di Boss all’inizio del 2022. Il Gruppo tedesco ha registrato un terzo trimestre con vendite e profitti superiori sia alle attese degli analisti e sia ai livelli pre-pandemia. Le vendite sono state di 755 milioni di euro: +40% sullo stesso periodo del 2020 e +7% sul 2019. Anche la marginalità è stata di gran lunga superiore a quella dello scorso anno. Hugo Boss ha alzato le stime per l’anno fiscale in corso dal 30-35% al +40% a cambi costanti.
La supply chain di Ralph Lauren
Ralph Lauren ha registrato un ottimo trimestre (chiuso il 25 settembre). Le entrate nette ammontano a 1,5 miliardi di dollari (+26%), grazie a Nord America ed Europa. La società, che stimava il +25/30% per l’intero anno fiscale, ora si aspetta un incremento tra il 34 e il 36%. Da Ralph Lauren (a destra, una rassegna di calzature) hanno anche anticipato che l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi di spedizione influenzeranno i prossimi quarter. Il marchio statunitense si sta spendendo per garantire che i negozi siano riforniti per la stagione natalizia. La stragrande maggioranza dei prodotti Ralph Lauren arriva dall’estero: il 40% da Cina e Vietnam, secondo Reuters. Ciò rende l’azienda più esposta di altre a interruzioni e difficoltà della supply chain. (mv)
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