Nuovi, ulteriori progetti strutturali per Bottega Veneta. La griffe in quota al gruppo Kering, infatti, ha avviato il percorso che la porterà ad ampliare la propria sede. Il Consiglio Comunale di Brendola (in provincia di Vicenza) ha approvato una nuova convenzione urbanistica con la griffe. Nel dettaglio: BV affronterà “opere pubbliche compensative” del valore di 600.000 euro. Rientrano nel progetto che porterà la griffe, entro il 2021, a disporre di una nuova sede.
Due ettari, 300 persone
Come riporta il Giornale di Vicenza, per il suo ampliamento, Bottega Veneta occuperà due ettari di terreno e verserà 27.000 euro di oneri. Serviranno per poter superare, in deroga, l’altezza massima prevista dalle norme urbanistiche e utilizzare meno suolo. Secondo il sindaco di Brendola, Bruno Beltrame, “il nuovo edificio sarà pronto per il 2021, darà lavoro a 300 dipendenti e accorperà le attività di Bottega Veneta vicino alla sede di Villa Schloeder-Da Porto di Montebello Vicentino”. Il progetto prevede la realizzazione di uno stabile di due piani di 8.000 metri quadrati. I restanti 12.000 verranno adibiti a parcheggi, verde e bacino di laminazione.
Risalire la china
Bottega Veneta (che domani approderà a Torino con un punto vendita presso La Rinascente) sta cercando di risalire la china dopo una lunga fase complicata. La griffe ha registrato una contrazione delle vendite dell’8,9% nel primo trimestre 2019, per poi tornare in area positiva nel secondo trimestre (+0,8%). Ha chiuso il primo semestre con ricavi a 549 milioni di euro, con un calo delle vendite del -3,8%. Dallo scorso 1° settembre alla guida del marchio c’è Bartolomeo Rongone. (mv)