Bulgari che però pensa positivo per il secondo semestre 2016. Nel primo trimestre gioielleria e orologeria sono cresciute del 7%, mentre abbigliamento e pelletteria sono rimaste stabili. Secondo Jean-Christophe Babin, ceo del brand controllato da LVMH, “le nostre proposte di pelletteria, in generale, si stanno muovendo molto più velocemente rispetto al resto del mercato”. Le vendite Bulgari sono rallentate anche a causa della riduzione dei flussi turistici causa attentati ma “con questo andamento, la seconda metà dell’anno potrebbe essere molto più forte in termini di tasso di crescita” ha aggiunto Babin che pensa allo sviluppo del canale web in Cina, Canada e Russia. (mv)
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