Burberry apre a Shenzhen quello che definisce “il primo social store del lusso” (nella foto). Il concept prende le interazioni dai social media e le trasloca nel negozio. Attraverso un miniprogramma WeChat, i clienti possono sbloccare contenuti esclusivi ed esperienze personalizzate, condividendole con le loro community. “Insieme a Tencent, abbiamo aperto la strada a un nuovo concetto che ridefinirà le aspettative della vendita al dettaglio di lusso – spiega il CEO, Marco Gobbetti -. Segna un cambiamento nel modo in cui interagiamo con i nostri clienti e non vediamo l’ora di condividere questa esperienza innovativa con il mondo”.
Il primo social store
Lo store è costituito da 10 sale. Ognuna offre un’esperienza interattiva unica. Il negozio è dotato di una vetrina interattivache riflette l’aspetto dello spettatore e risponde al movimento del corpo. All’interno tutti i prodotti hanno un codice QR che si collega agli schermi digitali. La scansione del codice sblocca contenuti aggiuntivi e storytelling del prodotto. Ci sono 3 camerini, ognuno con il proprio concept creativo e la propria playlist da ascoltare. Inoltre, con Tencent e su WeChat, Burberry ha creato un avatar digitale su misurache migliora il modo in cui i clienti vivono il negozio, sia fisicamente che virtualmente. Più il cliente interagisce con Burberry, più ricca diventa la sua esperienza.
Investimento cinese
Un investimento notevole per Burberry che ha l’obiettivo di sviluppare le vendite in Cina. Ma anche online. Del resto, sono questi gli unici due attuali driver di crescita del lusso. “L’obiettivo è quello di fondere le esperienze digitali e fisiche“, ha dichiarato Gobbetti a Business of Fashion. “Stiamo spingendo verso il vero omnichannel“. Anche perché, in Cina, i consumi sono trainati dalle giovani generazioni. Le quali, precisa Gobbetti, “non possono essere definite una nicchia di mercato: Millenniale Gen-Z rappresenteranno presto il 60% delle vendite del lusso nel mercato asiatico”. Non a caso, ha concluso Gobbetti le vendite di borse Burberry a prezzo pieno, in Cina sono cresciute di oltre il 30% da aprile a giugno. (mv)
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