Burberry mira a quota 5 miliardi di sterline di ricavi a lungo termine. Significa quasi raddoppiare i 2,83 miliardi con cui ha chiuso, a marzo 2022, l’ultimo esercizio. Come? Raddoppiando le vendite di pelletteria, scarpe e prêt-à-porter da donna. Nonché facendo crescere gli accessori a oltre il 50% delle vendite complessive e raddoppiando i ricavi dell’e-commerce (così che rappresentino circa il 15% dei ricavi retail). È la roadmap del CEO Jonathan Akeroyd. Burberry dichiara, intanto, di aver aumentato del 5% a cambi costanti i ricavi del semestre aprile-settembre 2022.
Accessori e pelletteria per volare
Akeroyd, subentrato a Marco Gobbetti, ha affermato che “nel medio termine”, ovvero 3-5 anni, le entrate dovrebbero raggiungere i 4 miliardi di sterline l’anno. I driver della crescita, dicevamo, sono pelletteria, scarpe, prêt-à-porter femminile e capispalla. A lungo termine l’obiettivo è arrivare a quota 5 miliardi di sterline. E gli accessori dovrebbero rappresentare più della metà delle vendite del gruppo. Burberry si concentrerà sulla sua eredità britannica con il direttore creativo (inglese) Daniel Lee. Thomas Chauvet, analista di Citigroup, sostiene che il piano presenta “un migliore equilibrio in termini di categorie di prodotti, canali e una maggiore differenziazione del marchio” rispetto al precedente, che prevedeva obiettivi simili. Lo riporta il Financial Times.
Vendite di pelletteria in crescita
I risultati finanziari nel periodo aprile-settembre, corrispondente al primo semestre dell’anno fiscale, mostrano vendite in aumento del 5% (1,35 miliardi di sterline). L’ utile operativo è in crescita del 6%, leggermente più delle aspettative. “Le vendite di articoli in pelle – si legge nella nota ufficiale della società – hanno registrato un buon slancio con vendite comparabili in aumento del +15% nel secondo trimestre e +11% nel primo semestre”. (mv)
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