Burberry perde l’uso del “suo” tartan in Cina

L’ufficio cinese dei marchi commerciali (Trademark Office of the State Administration for Industry& Commerce) ha ritirato il diritto di Burberry all’uso sui prodotti in pelle del tradizionale disegno su sfondo cammellato tartan con righe rosse e nere. L’appello dell’azienda britannica ha sospeso la decisione sino all’udienza, ma se il ritiro venisse confermato – è  motivato dal non uso negli ultimi tre anni – resterebbe in vigore sino al 2020. In un comunicato ufficiale, l’azienda afferma che “il Burberry Check resta al momento un trademark registrato di esclusiva proprietà Burberry che nessun altro può impiegare senza autorizzazione. Siamo fiduciosi che il nostro appello avrà successo”, annotazione che rimanda alle aziende pronte sul mercato cinese a sfruttare il caso. Non è la prima volta che la Cina (che contribuisce col 37% al fatturato di Burberry) crea problemi sui marchi. “E’ diventato difficile proteggere il brand – afferma Corbett Wall, consulente con sede a Shanghai di CW Associates – l’idea della proprietà intellettuale in Cina è ancora allo stadio iniziale”. Casi recenti rimandano infatti alle battaglie legali di Apple, Danone e Michael Jordan. Il “check” tartan di origine scozzese è oggi in simbiosi con l’immagine Burberry, al punto che lo stesso Ufficio del Registro di Glasgow ha mutato la sua definizione commerciale in “corporate tartan”. (pt)

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