Caporalato: Dior promette soluzioni, ma non sa “cosa è accaduto”

Caporalato: Dior promette soluzioni, ma non sa “cosa è accaduto”

LVMH promette soluzioni in risposta all’inchiesta della Procura di Milano sul caporalato nella filiera di Dior, cui si è sommata l’istruttoria dell’Antistrust. Soluzioni che, in buona parte, passano dall’integrazione verticale dei fornitori. LVMH intende inviare un messaggio agli investitori che chiedono maggiore trasparenza sugli audit e sulle pratiche di acquisto interne. Ma a far riflettere c’è l’affermazione, riportata dai media, del direttore finanziario di LVMH Jean-Jacques Guiony, che in merito alle indagini su Dior dice: “Non abbiamo idea di quanto sia accaduto”.

Le inquietudini degli investitori

Tre investitori hanno dichiarato a Reuters di aver chiesto a LVMH misure più aggressive per monitorare il trattamento dei lavoratori da parte dei fornitori. Il direttore finanziario di LVMH in conference call con gli analisti sui risultati del primo semestre 2024 non ha glissato sul tema del caporalato: “Ci assumiamo qualsiasi responsabilità per quanto successo in Italia con i fornitori di Dior. Non abbiamo però idea di quanto sia accaduto”. Lo riporta il sito Borsa Italiana.

 

 

LVMH promette soluzioni

La seconda parte della risposta di Guiony riguarda l’integrazione verticale di Dior, che fa maggiore ricorso all’esternalizzazione della produzione rispetto a Louis Vuitton. “Questa strategia (delle integrazioni, ndr) non è iniziata ieri – sono le parole di Guiony riprese da BoF –. La stiamo attuando da un bel po’ di tempo e continueremo a farlo, sperando di intensificarla e di renderla più veloce di quanto avevamo in mente. Non è facile, ma la situazione richiede ulteriori investimenti su questo fronte”.

Acquisire, ma dove

Aumentare l’integrazione verticale dei fornitori vuol dire che Dior perseguirà una maggiore indipendenza da fornitori esterni. Tradotto: la griffe potrebbe rilevare qualche importante produttore di pelletteria o di scarpe (immaginiamo italiano). Un’operazione da attuare in tempi ragionevolmente brevi per dare una tempestiva risposta ai consumatori e agli investitori, in attesa dell’esito delle indagini. (mv)

Foto dai social

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