Chanel è sul mercato: chi è in grado di mettere 50 miliardi sul piatto, per lo più cash, la farà sua. È un’indiscrezione di mercato ripresa da MFF: l’ultimo colosso indipendente del lusso europeo starebbe per dire addio alla propria autonomia. Stando alle ricostruzioni, i fratelli Alain e Gérard Wertheimer, rispettivamente 69 e 70 anni, starebbero pensando alla cessione per risolvere con un taglio netto quanto drastico l’eventuale problema della successione. I due, nipoti di Pierre (socio d’affari di Coco Chanel) e comproprietari del brand, avrebbero affidato a due banche d’affari “al momento top secret” il dossier. La sfida, ricostruisce MFF, è individuare interlocutori validi per condurre in porto un’operazione molto impegnativa dal punto di vista finanziario. Vanno già escluse, quindi, le altre conglomerate del lusso come Kering, Richemont e LVMH (per la quale gravano anche le difficili relazioni dei Wertheimer con gli Arnault). Sono potenzialmente interessanti gruppi come L’Oréal, Tiffany e il neonato EssilorLuxottica. Ma, secondo MFF, i candidati forti sono due: Mayhoola For Investments, che ha la liquidità del fondo sovrano del Qatar dalla sua, e un (ancora) anonimo gruppo cinese. Con il senno di poi, il quotidiano milanese sostiene che la scelta di affidare la successione di Lagerfeld a due suoi colonnelli, come Viard e Pfrunder, va letta come volontà di mantenere lo status quo creativo prima di più grandi stravolgimenti societari. A questo punto, aggiungiamo noi, anche il rinnovamento di alcune policy, che ad esempio ci hanno permesso di conoscere per la prima volta il bilancio di Chanel, possono essere interpretate come un’apertura propedeutica a più ampi avvicendamenti.
Edit 7 marzo: Chanel risponde alle indiscrezioni e nega la circostanza: “Il marchio non è in vendita”