Coach, trimestrale così così: nuovi negozi per affermarsi nel lusso (con Burberry all’orizzonte)

Crescita dell’1% a cambi correnti, perdita dell’1% a cambi costanti, previsioni di Wall Street mancate per un pelo. Il primo trimestre del nuovo anno fiscale di Coach è buono, ma al di sotto delle aspettative. Al primo ottobre il brand statunitense ha fatturato 1,04 miliardi di dollari (gli analisti della Grande Mela ne aspettavano 1,07). La griffe ha perso il 3% sul mercato USA e il 7% su quello giapponese, affermandosi però con una crescita a doppia cifra in Europa. Il marchio controllato Stuart Weitzman, che da poco è passato sotto la guida creativa di Giovanni Morelli, ha registrato invece 87 milioni di dollari di ricavi. Victor Luis, ceo del gruppo, si dice soddisfatto dei risultati. Obiettivo di Coach, ora, è innalzare la percezione del prestigio del brand presso il pubblico. In questo senso è centrale il ripensamento della strategia retail. Il brand ha ritirato i propri prodotti dal 25% dei negozi multimarca negli USA in cui era presente. Si attendono le aperture di boutique di nuova concezione a Pechino, Londra e Milano. A breve aprirà i battenti anche il nuovo flagship store sulla Fifth Avenue di New York. È qui che l’8 dicembre Coach festeggerà i 75 anni di attività con uno show in cui sfileranno le collezioni uomo e le pre-collezioni donna per l’autunno 2017. Il ceo Luis non ha voluto commentare i rumor di fusione con il marchio inglese Burberry, lanciato a fine ottobre dal blog finanziario Betaville. (rp)

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