Un colpo di scena dopo l’altro per Roberto Cavalli. Il direttore creativo Paul Surridge si è dimesso e Philipp Plein si sarebbe defilato dalla gara per l’acquisizione della griffe.
Addio stilistico
La notizia dell’addio di Surridge è stata battuta da WWD e poi confermata da altre fonti, anche se l’azienda,per ora, non commenta. Lo stilista era arrivato da Cavalli nel maggio 2017, in un periodo di profonda ristrutturazione ma, riporta Fashion Network, non ci sarebbe stato quel rilancio e quegli investimenti che gli erano stati promessi. “Le principali boutique del marchio presentano ancora il concept del precedente direttore creativo Peter Dundas, la pubblicità è stata notevolmente ridotta e le risorse destinate alla creazione erano limitate. In questo contesto, un rilancio diventa veramente impossibile” scrive Fashion Network citando una fonte anonima secondo la quale lo stilista starebbe valutando un’offerta.
Operazione finanziaria
Sul fronte “chi comprerà Cavalli?” indiscrezioni e rumors si susseguono ormai da diverse settimane. L’ultima novità è che il favorito sarebbe il gruppo americano Bluestar Alliance (che avrebbe messo sul piatto 100 milioni di euro) perché, secondo Fashion Magazine, il 19 marzo, quando i rappresentanti di Clessidra, proprietario di Cavalli, hanno incontrato i sindacati (portavoce dei timori dei 270 dipendenti), avrebbero rivelato che la trattativa resta aperta “ma solo con un gruppo americano”. Ciò porta a ritenere che Philipp Plein, sostenuto dal gruppo britannico Blue Skye Investment, non avrebbe rilanciato la sua offerta. Ma la situazione sembra tutt’altro che chiara e potrebbe riservarci altri colpi di scena. (mv)