L’organizzazione contro il maltrattamento degli animali Peta ha infatti acquistato una singola azione di Hermes per avere il diritto di partecipare alle assemblee degli azionisti “e chiedere il divieto permanente di accessori realizzati con pelli di animali esotici, tra cui borse di coccodrillo e cinturini di alligatore” ha detto il direttore britannico di Peta Mimi Bekhechi. Hermes non ha ancora commentato la questione anche perché la prossima assemblea degli azionisti si terrà a maggio/giugno 2016 ma ha replicato alle accuse dell’organizzazione che hanno portato Jane Birkin a chiedere alla maison francese di togliere il suo nome dalle borse di coccodrillo (notizia pubblicata ieri n.d.r.). Secondo Hermes, che sta indagando sulla fattoria del Texas dove sono avvenuti i maltrattamenti ai coccodrilli mostrati nel video di Peta, la struttura in questione non fornisce le pelli di coccodrillo utilizzate per le borse Birkin. (mv)
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