Cucinelli: “Draghi è l’uomo giusto”. Rosso: “Ci ridevano dietro”

Cucinelli: “Draghi è l’uomo giusto”. Rosso: “Ci ridevano dietro”

I protagonisti del lusso italiano guardano con favore al presidente incaricato Mario Draghi. Per Brunello Cucinelli è l’uomo giusto: “Sa quanto lo stimo e sono davvero contento che abbia assunto questa grande responsabilità”. Per Renzo Rosso, patron del gruppo OTB, l’ex presidente della BCE può raddrizzare la gestione della crisi scatenata dal Covid dopo un Esecutivo, a suo dire, deficitario sotto tutti i punti di vista. “Lo Stato fino ad adesso ha fatto molto poco – ha tuonato durante Quarta Repubblica –. L’Italia è stanca di quella gente: ci stavamo facendo ridere dietro dal mondo”.

L’uomo giusto

Parlando con La Nazione, Cucinelli racconta un aneddoto che testimonia la stima sua e della moda italiana per Draghi. “Sei anni fa durante un Pitti a Firenze ho fatto un sondaggio tra i partecipanti per chiedere chi avrebbe voluto Mario Draghi alla presidenza della Repubblica – sono le sue parole –. Ebbene fu un vero plebiscito, con tanto di applauso finale. Ne parlai anche con lui, che ora vive qui a Città della Pieve (Perugia ndr), non lontano dalla mia azienda, per vederne la reazione. Saresti un ottimo presidente, dissi, e lui, schivo, si schermì”. L’apprezzamento è umano e professionale: per questo è l’uomo giusto. “È persona riservata, seria, con una qualità umana rara e con un garbo, che è tutto italiano. Rappresenta la cultura di questo Paese, la sua tradizione, i valori più alti, come testimonia del resto tutta la sua attività – continua Cucinelli –. Mario è la persona giusta. Mi auguro solo che lo facciano lavorare per mettere in piedi un governo serio, preparato, in grado di riportare l’Italia dove merita”.

Le critiche di Renzo

Intervenendo durante il talk di Rete 4, Rosso non lesina critiche al governo uscente, il Conte-bis. “Abbiamo ricevuto la cassa integrazione dei primi mesi, ma non ancora il saldo degli ultimi – è una delle mancanze lamenta –. Di Maio ha sempre il sorriso stampato, ma non gli ho mai sentito fare un discorso concreto. Quello che manca oggi è la semplificazione della burocrazia: come si fa ad accedere al denaro, come si fa un progetto. Con un click si compra un prodotto che arriva a casa, per un negozio nuovo devi fare documenti su documenti e passare attraverso centri di potere”. Le aspettative su Draghi sono di tutt’altro segno: “Mi auguro che possa fare molto bene: bisogna tagliare la burocrazia, abbiamo bisogno di velocità – elenca –. Abbiamo bisogno di qualcuno che spenda i soldi (del Recovery Fund, ndr) nella giusta maniera. Servono serietà e professionalità”.

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