Per Brunello Cucinelli la strategia si traduce in una sola formula: Product First. “La nostra azienda è fondata sul prodotto. Il prodotto è al centro di tutti i processi aziendali”. Lo scrive la griffe nella relazione che accompagna i dati relativi al primo semestre 2021. Tra i maggiori punti di forza, infatti, il brand di Solomeo (Perugia) cita la “struttura produttiva, forte di oltre 360 laboratori artigianali tutti basati in Italia. E capaci di garantire al tempo stesso una componente di manualità superiore al 50% nelle nostre collezioni”.
Cucinelli Product First
Cucinelli vuole mantenere la produzione in Italia, alzando la quota di accessori al 15%. “La tempestività e la qualità delle consegne” che vengono consentite dalla produzione italiana sono alla base del successo del marchio. “Abbiamo già consegnato i primi riassortimenti sulle collezioni autunno-inverno 2021, che ci hanno portato informazioni utilissime sui modelli particolarmente apprezzati dai clienti finali” scrive Cucinelli. “Il grande tema del futuro sarà la propensione a informarsi prima di acquistare un prodotto, per valutare dove è stato fatto e come è stato prodotto”. Ma anche “se nel realizzarlo si è recato danno all’umanità o al creato, se è stata retribuita in maniera equa tutta la filiera produttiva”. Sostenibilità e responsabilità, dunque.
Il primo semestre
Brunello Cucinelli ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi netti di 313,7 milioni di euro. In altre parole, in crescita del 52,9% rispetto all’analogo periodo del 2020 e, soprattutto, del 7,7% sul 2019. Trainante il secondo trimestre: 149,1 milioni di euro, +13,8% sul 2019. “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti in questo semestre ed ancor più della grande attenzione che riscontriamo attorno al nostro brand” ha commentato Brunello Cucinelli. “Le vendite dell’estivo 2021 sono molto buone. L’inizio della stagione autunno-inverno 2021-2022 conferma le bellissime sensazioni che già in sede di raccolta ordini avevamo respirato”. In questo contesto la società afferma di “guardare con occhi nuovi e molto fiduciosi alla seconda parte dell’anno”. In altre parole, si aspetta una crescita delle vendite per l’intero anno attorno al 20% sul 2020. Per il 2022, invece, le prospettive indicano un incremento “intorno al 10%”. La strategia del Product First paga. Eccome se paga… (mv)
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