Gucci mette un freno (significativo) al wholesale e attua un taglio netto dei clienti italiani. In altre parole, in Italia i multimarca “autorizzati” da Gucci passeranno da 110 a 38. In questo modo la griffe della doppia G aumenterà il controllo diretto del percorso compiuto dal prodotto una volta uscito dai magazzini, Ma, soprattutto, ottimizzerà la gestione dei prezzi di vendita, con la possibilità di limitare sconti e promozioni.
Da 110 a 38
Gucci dimostra di non temere gli effetti immediati della pandemia sui ricavi e, così come annunciato, riorganizza il wholesale. Il taglio dell’elenco clienti è stato drastico. Secondo quanto riporta fashionmagazine, il numero dei clienti wholesale italiani di Gucci scenderà con la prossima stagione da 110 a 38. I “salvati” sarebbero stati scelti perché capaci di offrire contenuti innovativi all’interno del punto vendita, Oppure perché posizionati in località strategiche.
Retail diretto
Gucci, che è in grado di generare l’85% delle vendite dal canale di retail diretto, attua questa strategia per diverse ragioni. È vero che riduce la lista dei clienti e, quindi, potenzialmente il fatturato, ma, di contro, potrà controllare meglio i prezzi, limitando la diffusione di sconti e promozioni. Questo porterà un ritorno positivo in termini di posizionamento del brand e di maggiore esclusività dei prodotti (motivando quindi anche eventuali e futuri aumenti dei prezzi). Ma otterrà anche una maggiore tracciatura dei prodotti stessi, fino ad arrivare al consumatore finale e al suo utilizzo, dando anche un giro di vite al mercato parallelo degli accessori di lusso. (mv)
Foto Imagoeconomica
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