Da Loro Piana mettono in chiaro che, se non è lento, non è lusso

Da Loro Piana mettono in chiaro che, se non è lento, non è lusso

Il lusso è lentezza: se non è tale, non è lusso. Una definizione all’apparenza scarna, ma che racconta l’impianto su cui si fonda Loro Piana. Il marchio in orbita LVMH, che sta per spegnere cento candeline, continua a progettare collezioni senza scendere a compromessi. Quale è il segreto del successo? Secondo il CEO Damien Bertrand, nel rapporto col tempo: il lusso è lentezza. In questa fase di confusione della moda, Loro Piana sceglie di non snaturarsi: nessuna sfilata, nessun direttore creativo, solo prodotti fatti bene, che durino per sempre.

Altrimenti non è lusso

Dal 2021 in Loro Piana, Bertrand in un’intervista al Corriere della Sera ha dato la sua personale definizione di lusso, che altro non è che la base solida su cui poggia il marchio. “Il lusso è il tempo. Il lusso, se parliamo di una maglia o una giacca o una borsa può essere invisibile per molti, ma non per gli intenditori, i connoisseur, che sono alla fine il pubblico naturale di Loro Piana. Il lusso è tattile: invisibile a tanti, ma se lo tocchi senti immediatamente la vera qualità. La nostra cifra è discrezione, un certo stile di vita”. Una dichiarazione d’intenti, quella di Bertrand, che sottolinea come nel marchio di proprietà di LVMH, il lusso sia trasversale ad ogni passaggio.

 

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Una storia lunga cento anni

Da Loro Piana  il lusso è il tempo. Il marchio non fa sfilate, non ha un direttore creativo ed è fuori dall’inferno dei calendari. “Qui non abbiamo l’ossessione della scansione temporale, noi siamo l’opposto perché partiamo dalle nostre fibre, dal nostro filato, dal nostro tessuto, che diventeranno poi i nostri vestiti, gli accessori – continua Bertrand –. Controlliamo tutto il processo ed è quindi ovvio che, mentre gli altri finiscono una collezione, noi siamo ancora al primo passo, il tessuto”.

Un modello unico nel suo genere

Il lusso è lentezza, quindi, ma anche capacità di durare nel tempo. “Noi siamo il contrario di chi ti dice: compra, indossa, e poi passa oltre – aggiunge Bertrand –. Per me non è rispettoso, è una trappola. Lo dico senza problemi: il pubblico è caduto in una trappola”. Un invito a ripensare a quello che indossiamo, e al lusso del tempo, che piace anche ai giovani. “Perché avere sette polo blu non così bello quando puoi averne una sola (costosa per via del processo), bellissima e che diventerà sempre più bella?”, conclude Bertrand, che aggiunge quanto anche i giovani oggi apprezzino questa tendenza, nonostante sui social la capacità di attenzione si sia drasticamente ridotta. (dc)

Foto dai social

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