Della Valle e Marenzi seguono Cucinelli: basta con i super prezzi

Della Valle e Marenzi seguono Cucinelli: basta con i super prezzi

Basta con i super prezzi del lusso. Lo dicono tutti. O quantomeno, se si aumenta il prezzo di un prodotto, questo deve essere migliore rispetto al precedente. Diego Della Valle di Tod’s e Claudio Marenzi di Herno si inseriscono nel dibattito acceso da Brunello Cucinelli. E l’analista Flavio Cereda mette l’accento.

Non tradire la fiducia delle persone

“Le persone vogliono cose belle a prezzi accettabili, che non vuol dire bassi, ma bisogna stare attenti a non tradire la fiducia che ci hanno sempre dato”. A margine della sfilata del marchio ammiraglio del gruppo Tod’s, il suo presidente Diego Della Valle interviene sul dibattito dei super prezzi del lusso. Per l’imprenditore la vera chiave di volta per far ripartire il settore è quella emozionale. “Bisogna riaccendere la passione al di là del business. Ritrovare il giusto valore dell’artigianalità, del pellame, ma anche del prodotto” spiega Della Valle al Corriere della Sera.

 

 

Anche il cliente altospendente ha un limite

Dice la sua sui super prezzi anche il presidente di Herno Claudio Marenzi: “Si pensava che i big spender non avessero limiti e invece un limite ce l’hanno anche loro. Ed è etico: la qualità-valore dell’oggetto che si vende deve andare di pari passo con il suo prezzo. Si può essere costosi, ma non cari”. Lo riporta Il Fatto Quotidiano. I due imprenditori intervengono sul dibattito acceso nei giorni scorsi da Brunello Cucinelli. L’imprenditore umbro aveva detto che “i prezzi sono aumentati a un punto tale che oggi, anche chi può permettersi di pagare quelle cifre, si rifiuta di farlo”. In particolare i clienti del lusso “si sono accorti di certe sproporzioni tra i costi di produzione e il prezzo finale di vendita”.

Le parole dell’analista

La discussione interessa anche gli analisti. L’ultimo a dare la sua opinione è Flavio Cereda di GAM, secondo cui la normalizzazione del lusso è causata da due fattori. Il primo è “una crescita eccessiva dei volumi e dei prezzi dal 2021 al 2023″. Il secondo è “un costo opportunità dove l’alternativa è tra l’acquisto di beni costosi o di esperienze costose (beni di lusso rispetto a opportunità esperienziali)” (fonte Borsa Italiana). Come a dire, il lusso potrebbe anche rimodellare offerta e prezzi ma potrebbe comunque restare una seconda scelta rispetto alle spese destinate alle esperienze come viaggi, cene o iniziative esclusive. (mv)

Immagini Shutterstock e Herno

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