Christian Dior ha riportato una crescita dei profitti del 31% (108 milioni di euro) nel semestre chiuso il 31 dicembre a fronte di 758 milioni di ricavi, un balzo del 20% a tassi costanti sul 2012. Nell’anno intero le vendite crescono del 14% e toccano quota 1,42 miliardi di euro. Un successo personale anche per Raf Simons, stilista belga a capo della direzione artistica per la donna, la cui prima collezione è uscita esattamente un anno fa. “Merito della modernizzazione dello stile che rispetta la tradizione della maison” ha sintetizzato il ceo, Sidney Toledano, il quale ha ricordato “l’eccellente” prestazione della pelletteria in cui spiccano le collezioni Diorissimo, Lady Dior (nella foto) e le borse Miss Dior. Toledano ha anche menzionato l’uso di colori accesi, ma soprattutto il ricorso a “materiali innovativi come le pelli degradé”. Nel 2013 Dior ha aperto 21 nuove vetrine, tra cui Sydney, São Paulo, Jakarta, Hanoi e Ho Chi Minh City; nuovi negozi sono in programmazione a Firenze, Amsterdam e Vienna. Toleano si è detto ottimista soprattutto per il mercato statunitense “dove crescono spesa e turismo e perché l’approccio modernista di Simons si sta rivelando di grande successo in quel mercato”. (pt)
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