“È tutto diverso”: Ruffini spiega la nuova definizione di lusso

“È tutto diverso”: Ruffini spiega la nuova definizione di lusso

Lo tsunami digitale, la multicanalità. Sono solo due delle rivoluzioni che fanno dire a Remo Ruffini: “Oggi siamo in un altro mondo”. Dopo la pandemia si è arrivati a una nuova definizione di lusso. Il patron di Moncler (in foto) parla anche dell’acquisizione di Stone Island: “Era il momento più buio della pandemia, ma serviva coraggio. Stone Island è l’azienda perfetta per la nostra cultura”.

La nuova definizione di lusso

Il nuovo lusso non è possedere, ma vivere un’esperienza. “Già dal 2018 il lusso era cambiato, ma la pandemia ha accentuato il processo – ha detto intervenendo a Options of next 35, organizzato da Class Editor –. Il lusso non è più possedere qualcosa, ma appartenere a una community e saper vivere un’esperienza”. L’imprenditore ha dunque ribadito e precisato quanto aveva già espresso a fine maggio nel talk Moda, Business e Consumi organizzato da RCS Academy – Corriere della Sera. In quell’occasione aveva fatto l’esempio di Spotify come musica che non si possiede, ma si vive.

 

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Le piattaforme digitali

“Il vero problema è il controllo della qualità e del rapporto con il consumatore – ha aggiunto a proposito del rapporto tra brand e piattaforme digitali –. È una trasformazione culturale: l’approccio multicanale ne è un esempio. La Cina è anni e anni avanti a noi e ci sta facendo imparare molto”. Ruffini ha poi aggiunto di star “stravolgendo l’azienda” con l’obiettivo di diventare digital first. Perché? “Per distribuire la nostra creatività in tutto il mondo. In questo senso Genius ci ha aiutato molto”.

Nel momento più buio

Infine, il capitolo Stone Island. “Era il momento più buio della pandemia, ma serviva coraggio – sono le sue parole –. Non ho mai pensato di crescere per linee esterne. Poi mi è capitata questa opportunità e abbiamo deciso di coglierla, perché difficilmente avremmo trovato una marca così. È l’azienda perfetta per la nostra cultura. La nostra sfida è trasferire la nostra cultura retail a Stone Island. Credo che riusciremo a costruire una grande azienda con una grande marca che abbia un grande rispetto nel mondo”. (mv)

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