Michael Burke (nella foto), amministratore delegato di Louis Vuitton, ha confermato all’agenzia Bloomberg che la griffe “sta negoziando” con le amministrazioni di North Carolina e Texas l’apertura di una fabbrica nei loro confini, ma si è rifiutato di offrire dettagli. Burke, però, ha affermato che la struttura produttiva europea di LV potrebbe ampliarsi, avviando una nuova fabbrica in Francia e prevedendo “nuove infrastrutture in Portogallo”. Era stato Bernauld Arnault, deus ex machina di LVMH, a suggerire, durante l’incontro che ebbe con il neopresidente USA Donald Trump (lo scorso 9 gennaio), che la griffe francese ipotizzasse l’avvio di una fabbrica statunitense, alla luce anche delle misure protezioniste ventilate dalla casa Bianca. (pt)
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