“Fedele e di qualità”: il Giappone per Manifattura di Domodossola

“Fedele e di qualità”: il Giappone per Manifattura di Domodossola

Pochi, o nessuno, apprezzano il made in Italy come i giapponesi. Sono anni che lo raccontiamo dalle nostre pagine. E il Sol Levante rimane un mercato fedele e di qualità per la pelle, l’artigianalità, la produzione tradizionale nostrana. A raccontarcelo è Giulia Polli, executive managing director di Manifattura di Domodossola (nella foto). L’azienda è specializzata nell’intreccio in pelle e controlla due brand: Athison 1923 per la pelletteria e Oxilla per l’arredamento. “Il Giappone è ormai da molti anni uno dei nostri mercati di riferimento – spiega l’imprenditrice -. Il primo ad andarci fu mio padre nel 1985. È stato un rapporto costruito lentamente, ma i giapponesi sono così: se si fidelizzano, poi non ti lasciano più”. E così è stato. Tanto che l’azienda ha acquistato nel 2017 uno showroom nel quartiere di Akasaka a Tokyo, dove sono esposti i prodotti dei suoi marchi, ormai diventati famosi in Giappone. “I giapponesi amano il made in Italy più di noi italiani. Sono quasi ossessionati dalla produzione italiana”.

“Fedele e di qualità”

Per poter lavorare con il Giappone è importante raccontare il proprio prodotto nella massima trasparenza. “I giapponesi amano i prodotti italiani, ma vogliono essere sicuri che la produzione rispetti certi standard. Per questo sono venuti spesso a visitare la nostra azienda – racconta Polli –. Sia i buyer che i consumatori finali sono molto attenti ai dettagli, alla storia e al sistema produttivo”. Un rapporto impegnativo ma che ripaga. “Ci capiscono, sono interlocutori che sanno apprezzare il nostro prodotto, i materiali, i tempi lunghi che occorrono per il lavoro artigianale. Cosa che in Italia non viene compresa”.

 

 

Il post pandemia

“Ci sono stati due anni di congelamento – racconta Giulia Polli -. Il Giappone è rimasto chiuso molto a lungo a causa della pandemia. Non era possibile entrare per noi e i giapponesi non viaggiavano più all’estero. Adesso finalmente questa situazione si è sbloccata”. Il mercato non si è mai fermato, così come i rapporti commerciali già avviati. “Il Giappone ha subìto un crollo a causa della mancanza dei turisti dalla Cina che rappresentano una grande fetta del loro business. Ma la domanda interna non si è mai arrestata e nel periodo pandemico i giapponesi si sono riappropriati del loro Paese”. (mvg)

Lo showroom a Tokyo

“Abbiamo scelto di avere uno spazio espositivo a Tokyo per incrementare la nostra posizione nel mercato giapponese, e così è stato. La nostra presenza si è consolidata nel tempo”. Lo showroom giapponese di Manifattura di Domodossola sorge nel quartiere centralissimo di Akasaka a Tokyo, sede delle maggiori organizzazioni politiche e finanziarie del Paese, nonché di ambasciate, sedi diplomatiche e hotel a 4 e 5 stelle. “La nostra idea è di aprire lo spazio a nuove condivisioni con altre aziende del made in Italy, sia come temporary shop che per periodi più lunghi. Farlo diventare un punto nevralgico di produzioni di eccellenza italiana”. (mvg)

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