Mercoledì scorso Fendi ha inaugurato la sua nuovissima, futuristica Factory di Bagno a Ripoli. C’eravamo anche a noi e, con il video che trovate qui sotto, vi mostriamo parte di quello che abbiamo trovato al suo interno. Ma questa non è stata l’unica notizia di rilievo della settimana. LVMH, il gruppo che possiede (anche) Fendi ha pubblicato l’ennesimo bilancio stellare e dato vita alle sue Journées Particuliers. Alle quali, per la prima volta in Italia, ha partecipato anche una conceria italiana: Masoni Industria Conciaria. Poi: alcune analisi svolte a livello internazionale come oggi si viva una condizione di mercato schizofrenico. Il lusso vola grazie (soprattutto) alle performance della pelletteria e al valore aggiunto che a quest’ultima conferisce la pelle. I grandi gruppi del medio e del fast fashion, invece, soffrono le pene dell’inferno, perché hanno fatto incetta di approvvigionamenti nei mesi scorsi. E ora non sanno più dove e come smaltirli. Infine, parrebbe che lentamente (e davvero) l’utenza più giovane stia tornando a preferire modelli calzaturieri più eleganti. Non proprio classici, ma gravitando in modo meno ossessivo attorno alla galassia della sneaker.
Fendi Factory (VIDEO)
Fendi raddoppia. Dopo il calzaturificio di Fermo, nelle Marche, inaugura la nuova pelletteria di Bagno a Ripoli. Meno di due anni di lavori per una struttura che arriverà entro quattro anni ad avere 700 dipendenti.
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https://www.laconceria.it/calzatura/pronti-via-fendi-inaugura-il-new-factory-shoes-di-fermo/
https://www.laconceria.it/lusso/centrano-le-borse-e-dior-nel-19-di-lvmh-che-sfiora-i-20-mld/
https://www.laconceria.it/conceria/lvmh-per-les-journees-particuliers-porte-aperte-da-masoni/
Il mercato schizofrenico
C’è chi ha i magazzini pieni di stock e riduce gli ordini. E poi c’è il lusso che ha una fame assurda di produzione. Ma attenzione: non di una produzione qualsiasi. Bensì di una specifica: borse, borsette, accessori. Pelletteria, insomma, che deve necessariamente essere in pelle. Perché l’equazione vincente, checché ne dicano i crociati dei materiali alternativi (ma a chi? a cosa? e quanto?), è proprio questo: borsa + pelle = lusso.
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https://www.laconceria.it/retail/magazzini-pieni-acquisti-in-calo-ecco-chi-riduce-gli-ordini/
https://www.laconceria.it/pelletteria/nei-dati-di-vendita-la-santa-alleanza-tra-lusso-borse-e-pelle/
https://www.laconceria.it/pelletteria/sul-ring-della-pelletteria-i-brand-emergenti-sfidano-i-giganti/
Meno sneaker (?)
Sono anni che ci si chiede (l’abbiamo fatto pure noi, dedicando un numero all’argomento, quello di gennaio 2019) se il boom della sneaker sia giunto al limite estremo. Ma, ogni volta che qualcuno lo afferma o ipotizza, ecco che il mercato della sportiva fa un ulteriore scatto in avanti. Questa volta, però, un piccolo segnale in questo senso pare deciso e decisivo. A meno che venga smentito dall’ennesimo salto in alto della sneaker.
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https://www.laconceria.it/calzatura/i-ragazzi-che-stufi-delle-sneaker-riscoprono-la-scarpa-classica/