Nei primi nove mesi dell’anno i profitti di Ferragamo sono calati del 5%: 114 milioni di euro contro 120 milioni del 2013. L’azienda fiorentina ha archiviato il periodo gennaio-settembre con ricavi pari a 957 milioni di euro (+5% a tassi correnti) e margine operativo lordo (ebitda) pari a 203 milioni di euro (+6%). Le collezioni di borse, pelletteria e calzatura hanno conosciuto una significativa crescita nel Nordamerica, in Europa e nelle regioni asiatiche. “Il mercato è ancora difficile – ha spiegato il Ceo Michele Norsa – ma l’aspetto positivo riguarda scarpe e prodotto in pelle che mostrano segnali di movimento” ha spiegato, riferendosi anche al +11,8% (335,8 milioni di euro) totalizzato da borse e pelletteria. La calzatura è cresciuta del 3% (411,2 milioni) e con la pelletteria rappresenta il 78% delle vendite della griffe. Nonostante l’incertezza del retail, Norsa prevede “un trimestre conclusivo in ascesa del 5% in linea con i numeri dei primi nove mesi”. (pt)
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