Ferragamo come Gucci? Morgan Stanley non ci scommette, ma crede in LVMH (e vede male Prada)

Bene la ristrutturazione, nel 2018 potrebbe rappresentare una storia di rilancio, ma il rating di Salvatore Ferragamo rimane “egual weight”, perché potrebbe subire il ritorno dell’euro forte. Qualche settimana fa Deutsche Bank parlava della griffe nei termini di una possibile “nuova Gucci”. Un report di Stanley Morgan, rilanciato dall’agenzia Reuters, rivede la valutazione. E scommette, invece, su LVMH e Richemont (le uniche due “overweight”). Nel complesso di un mercato del lusso dove la digitalizzazione frantuma i consumi e rinnova i canoni della competizione, le due agglomerate (rispettivamente francese la prima e svizzera la seconda) sono forti di completezza dell’offerta e presa dei prezzi. Riviste in senso critico, invece, le proiezioni di Tod’s e Moncler, così come per Prada non è ancora finito il ciclo ribassista: la pelletteria è meglio posizionata dell’abbigliamento, ma, secondo Stanley Morgan, “c’è stato un livello deludente di nuovi lanci di prodotti”.

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×