Un andamento “non positivo” dei cambi e un mix di canali che “continuano ad avere un impatto sfavorevole”. È per queste ragioni che Ferragamo ha chiuso il primo trimestre 2018 con utili e ricavi in calo. A spiegarlo è la stessa maison in una nota, nella quale aggiunge che “in questo contesto prosegue un programma mirato di investimenti per il rilancio del brand e l’ottimizzazione dei processi”. A rilanciare Ferragamo sarà anche il nuovo amministratore delegato, presto scelto “all’interno di un gruppo di manager – interni ed esterni – di altissimo livello”. Per ora, però, Ferragamo registra un utile sceso del 18,8% (9 milioni di euro) su ricavi per 304 milioni, in contrazione dell’1,7% a cambi correnti, ma in crescita della stessa percentuale a cambi costanti. L’EBITDA è sceso dall’1,9% a 32 milioni, con un’incidenza sui ricavi stabile, mentre l’EBIT è rimasto sostanzialmente stabile: +0,3% a 17 milioni. Per ciò che riguarda il retail, i ricavi sono scesi del 3,6 con una crescita di 0,3% delle vendite omogenee. Il canale wholesale è invece cresciuto del 2,6%. Volgendo lo sguardo ai mercati, invece, l’area asiatica è cresciuta dell’1,2%, con Cina stabile ma Hong Kong in forte incremento (+34,1%). L’Europa ha visto aumentare i ricavi dell’1,4% mentre il Nord America è calato del 6,1%. Per ciò che riguarda il futuro, in ogni caso, il management ha indicato come obiettivo raggiungibile un incremento dei ricavi annui del 2% a cambi costanti.
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