Il 2020 migliora, ma (inevitabilmente) resta incerto. Ma, se il riscontro di bilancio del primo semestre è, a dir poco, faticoso, per Salvatore Ferragamo alcune luci hanno ripreso a brillare. In un quadro negativo, ma “in progressivo miglioramento”, quindi, le scarpe e l’Asia rappresentano le chiavi per il recupero.
Il primo semestre
Ferragamo chiude il primo semestre con una perdita netta di 86,4 milioni di euro rispetto a un utile di 60 milioni di un anno fa. Un risultato causato (soprattutto) dal calo delle vendite: -46,6% a cambi correnti e -46,9% a cambi costanti. Nel periodo aprile-giugno la flessione è stata del 60%. Nel semestre i ricavi di scarpe e pelletteria (che si equivalgono e insieme generano l’84% del fatturato complessivo) sono scivolati entrambi di circa il 40%. Redditività in discesa e chiusura in rosso di 86,4 milioni di euro.
Ferragamo “in progressivo miglioramento”
Ferragamo scrive di un quadro di mercato “in progressivo miglioramento” citando l’andamento dei ricavi nei mesi di luglio e agosto in forte crescita in Cina, Corea del Sud e online rispetto al 2019. Ma ritiene di non fornire previsioni dettagliate per l’esercizio in corso, pur confermando “l’impegno di riduzione dei costi atti a contenere le dinamiche sfavorevoli del periodo attraversato”, scrive Reuters.
Focus su scarpe e Asia
Nella conference call con gli analisti citata da WWD, Michele Norsa ha indicato come le calzature, sia uomo che donna, e l’Asia siano gli asset su cui puntare. “Abbiamo bisogno di una visione e una missione, e Salvatore Ferragamo è il candidato ideale per essere un leader nelle calzature da uomo e da donna” ha detto Norsa. Il quale vede “un grande vantaggio” in Asia rispetto ai competitor: la fedeltà dei consumatori. (mv)
Immagine tratta da ferragamo.com
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