Ferragamo non alza i prezzi. O meglio: “Al momento non vede la necessità” di farlo, come dice il CEO Marco Gobbetti. Ma, intanto, un’aggiustatina ai listini per riequilibrare le geografie la dà. Nella corsa delle maison a ritoccare i cartellini (corsa nella quale i francesi, da Chanel a Vuitton, si sono gettati lancia in resta), il brand fiorentino si mantiene un passo a lato. I segnali per il business nel 2023, dice lo stesso Gobbetti, sono positivi.
Ferragamo “non alza i prezzi”
“Al momento la società non vede la necessità di incrementare i prezzi”, ma di effettuare “qualche aggiustamento per bilanciare i prezzi tra le diverse regioni geografiche”. Così parlò Gobbetti, che ha spiegato la posizione di Ferragamo davanti all’inflazione durante la call conference per presentare i dati di bilancio 2022. La maison ha confermato i risultati annunciati a fine gennaio: 1,25 miliardi di fatturato per il +10,2% annuo. “Abbiamo dato priorità alla qualità delle vendite”, chiosa il CEO.
I segnali per il 2023
La cosa più importante, riporta MFF, è l’ottimismo di Gobbetti per il 2023. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, sostenuti dai primi riscontri molto positivi della collezione primavera estate 2023 nei negozi da febbraio, così come dall’accoglienza della stagione autunno-inverno 2023/24. Siamo convinti – conclude – che il 2023 sarà all’insegna del successo delle collezioni del direttore creativo Maximilian Davis”.
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