Ferragamo perde più del previsto. I ricavi del secondo trimestre 2020 crollano del 60%: il doppio rispetto alla perdita subìta tra gennaio e marzo. E così, il fatturato semestrale si attesta a 377 milioni di euro: -46,6% a cambi correnti e -46,9% a cambi costanti. La maison sottolinea come, “al 25 luglio 2020 si sia registrata una decisa crescita nei negozi in Asia”. In particolare: Cina, Corea e Giappone rispetto a 12 mesi fa.
Ferragamo perde più del previsto
I ricavi preliminari del primo semestre 2020 sono inferiori alle previsioni. Gli analisti avevano ipotizzato un fatturato di 386 milioni di euro (stima Refinitiv) contro i 377 incassati dalla griffe. Nel semestre, a cambi costanti, le calzature hanno ceduto il 47,3% e la pelletteria il 43,1%.
Ritorno al passato
Come sottolinea Reuters, nel 2019 Ferragamo aveva invertito il trend che, dal 2015, aveva portato ogni anno a una riduzione dei ricavi. La pandemia ha, invece, innescato un brusco ritorno al passato. Effetto, quest’ultimo, che per Ferragamo si è palesato (a fine maggio) anche richiamando alla vicepresidenza l’ex AD Michele Norsa.
Il peggio (forse) è passato
Il peggio, però, potrebbe essere passato. Ferragamo, infatti, ha segnalato che l’avvio del mese di luglio mostra un miglioramento dei ricavi rispetto al trimestre precedente. Una positività verificata su tutti i mercati. In particolare, quelli asiatici.
Salvatore, Shoemaker of Dreams
Intanto, Salvatore, Shoemaker of Dreams, docufilm di Luca Guadagnino parteciperà fuori concorso alla 77a Mostra del Cinema di Venezia. “È con grande emozione – commenta il presidente Ferruccio Ferragamo – che abbiamo appreso la notizia che il film sulla vita di mio padre sarà presentato a Venezia. È un onore per me e per la mia famiglia che un autore come Luca Guadagnino si sia appassionato alla nostra storia familiare, trasformandola in un racconto per il grande schermo”. (mv)
Immagini tratte da ferragamo.com e, nel riquadro, Ferruccio Ferragamo (Imagoeconomica)
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