Se Firenze vuole rimanere centrale nel sistema italiano del lusso, Palazzo Vecchio si dia una mossa: “Vorrei esortare le nostre istituzioni ad ascoltare i problemi delle imprese per evitare che le aziende si spostino in città che hanno infrastrutture ed offrono servizi efficienti come oggi il ritmo di lavoro impone”. È la ricetta, semplice nell’enunciazione, molto più complessa nell’applicazione, che Ferruccio Ferragamo (presidente della griffe Salvatore Ferragamo, nella foto) suggerisce in un’intervista al Corriere Fiorentino. A proposito di Emilio Pucci, brand toscano che di recente ha deciso di spostare a Milano i propri uffici, Ferragamo si astiene dal giudicare (“Non commento le scelte di altre aziende”) ma si appella alle amministrazioni locali affinché “Firenze possa continuare ad avere un ruolo importante nella moda e nello stile italiano, e non solo per la manifattura”. A proposito del brand che dirige, Ferruccio Ferragamo promette un futuro tutto toscano e commenta: “Abbiamo chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi e margini stabili. L’area del Nord America ha registrato un aumento dei ricavi del 3%, con una importante performance del retail: +11%. L’area Asia Pacifico ha visto ricavi stabili, come l’Italia. La Russia è ancora penalizzata dalle sanzioni, speriamo che presto si arrivi a una soluzione”. (rp)
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