“I valori attuali del lusso sono alti, ma giustificati: se lo scenario economico rimarrà questo, come pronosticato, e con la Cina che cresce almeno al 7%, la situazione non cambierà nei prossimi due anni”. Sono le parole usate da Gian Luca Pacini, analista di Banca Intesa Sanpaolo, che due anni fa ha lavorato alla quotazione di Salvatore Ferragamo a Milano e di Prada a Hong Kong, per spiegare che, almeno per i prossimi due anni, il mercato del lusso continuerà a crescere. “I prezzi adesso sono persino più alti rispetto a quelli pre-crisi: questo è dovuto almercato dei Paesi emergenti, che a partire dal 2008 ha più che compensato l’incertezza legata alla crisi dei mutui subprime, spendendo e investendo molto nel lusso, soprattutto nei marchi più riconoscibili che infatti sono quelli che vanno meglio”. Secondo Pacini, “i Paesi emergenti, anche se hanno leggermente rallentato, continuano a dare ampia protezione agli investitori nel lusso: gli utili, soprattutto quelli dei due player principali come Kering (ex Ppr) e Lvmh, la cui immensa cassa dà ulteriore spinta al settore, sono solidi e visibili, grazie anche alle operazioni di M&A, e danno credibilità, rischio basso e poca volatilità”. (mc)
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