Forbes avvisa: “Chanel si guardi le spalle, Hermès sta rimontando”

Forbes avvisa: “Chanel si guardi le spalle, Hermès sta rimontando”

Al momento con i suoi 19,7 miliardi di fatturato è stabile al secondo posto nella classifica dimensionale delle griffe del lusso. Ma è bene che Chanel si guardi le spalle, ammonisce Forbes. Perché Louis Vuitton, di cui LVMH non comunica il dettaglio del giro d’affari, è prima nonché in fuga. Ma dietro si fa strada Hermès, che ha ancora un certo ritardo in termini di volumi di business (14,5 miliardi di euro) ma gode di un momentum superiore. E si vede. “Nel 2019, quando Virginie Viard ha preso il post dello scomparso Karl Lagerfeld – scrive il quotidiano finanziario –, le dimensioni di Chanel erano 1,6 volte maggiori di quelle di Hermès. Nel 2023 lo sono soltanto dell’1,35. In questi cinque anni il tasso di crescita annuale della prima griffe è stato del 10%, della seconda del 14,3%”.

Chanel si guardi le spalle

L’analisi di Forbes è ampia e dettagliata. Qui ci concentreremo sui punti per noi più sensibili. Ad esempio, ci balza all’occhio che a giocare contro Chanel nel medio termine sia la forte spinta rialzista che ha impresso ai listini negli ultimi anni (“il prezzo della borsa Chanel medium flap bag – si cita a mo’ di esempio – è passato dai 5.000 dollari del 2013 ai 10.800 odierni”). Rincari che non hanno solo raffreddato i clienti, specie gli aspirazionali, ma soprattutto li hanno spinti proprio tra le braccia della concorrenza: “Quando la Birkin 25 costa 600 dollari in più della Chanel Medium Classic flap – osserva Maura Carlin di PurseBop – molti si chiedono quale preferisco?”.

 

 

Non conviene

Oltretutto, osserva con Forbes Susanna Nicoletti, a un’azienda che non è quotata, e che quindi non deve rispondere alle pressioni degli azionisti, spingere così tanto sulla crescita in valore non conviene. “Come abbiamo già imparato da brand come Gucci – sono le sue parole –, la crescita deve essere gestita con attenzione e alla giusta velocità”. Il rischio, altrimenti, è che le performance in doppia cifra di oggi si trasformino in macerie domani. A meno che l’obiettivo, fin qui negato in ogni sede, non sia proprio l’IPO o il passaggio di mano. In ogni caso, il suggerimento a Chanel che rimbalza dalle colonne di Forbes è imitare Hermès: non solo sui prezzi (scelta in qualche modo rivendicata), ma pure sul piano del prestigio e dell’esclusività.

Foto dall’account Facebook di Chanel

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