Gaia Trussardi lascia la direzione creativa del brand di famiglia. Il Levriero davanti a un futuro tutto da capire

È rimasto solo Tomaso. L’amministratore delegato di Trussardi è, oramai, l’unico rappresentante della famiglia a rimanere ai vertici del board dirigenziale. È di ieri, infatti, la notizia che la sorella Gaia ha deciso di lasciare la direzione creativa della griffe, con l’obiettivo (consueto a molti stilisti che lasciano incarichi di prestigio) “di perseguire nuove sfide professionali”. Gaia, la più giovani dei tre fratelli Trussardi (Beatrice gestisce il ramo artistico dell’azienda, attraverso la Fondazione) gestiva lo stile da cinque anni e aveva ereditato l’incarico da Umit Benan Sahin. Si aprono varie possibilità: Gaia Trussardi potrebbe scongelare il brand che ha fondato nel 2011 (Ludicious) oppure abbandonare del tutto Trussardi oppure decidere di mantenere il ruolo di membro del CdA, conservando le sue quote azionarie. Cosa che, per esempio, non fece la sorella Beatrice nel 2016, quando cedette il suo 25% al Tomaso, che diventò quindi titolare del 50% dell’azienda. L’altra metà, attualmente, è divisa tra Gaia e Maria Luisa Gavazzeni, vedova di Nicola Trussardi e presidente della società. L’addio di Gaia Trussardi ridà vigore alle voci di una possibile cessione del brand, sempre smentite con forza dalla dirigenza. Le ultime risalgono allo scorso ottobre, quando pareva molto verosimile che Trussardi fosse in cerca di un investitore a cui affidare una significativa quota del capitale. La risposta fu un maggiore impegni finanziario della famiglia, che iniettò nelle casse 4,5 milioni di euro per apportare liquidità all’azienda attraverso Finos, la finanziaria della famiglia, che ha ricapitalizzato le controllate Trussardi e TRS Evolution.

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×