Gli Stati Uniti rilanciano Roberto Cavalli. E sostengono Ralph Lauren. Per la griffe italiana, proprietà del fondo Damac, gli USA rappresentano il primo mercato: qui il marchio ha in programma di aprire negozi a Miami, poi Las Vegas e infine New York. Anche Ralph Lauren, dopo 5 anni di stop, ha ripreso ad aprire negozi negli Stati Uniti nello scorso trimestre. Gli affari vanno bene e l’etichetta punta a un’ulteriore espansione nel mercato domestico.
Gli States rilanciano Roberto Cavalli
Le vendite di Roberto Cavalli sono cresciute del 35% nel 2021. Il CEO Ennio Fontana si pone l’obiettivo di superare gli 85 milioni di euro nel 2022, replicando la crescita del 2021. Tale livello di fatturato permetterebbe al brand di avere un ebitda positivo dopo anni. A MFF Fontana spiega che “gli accessori hanno raggiunto ottimi volumi di vendita”. Ha anche anticipato che il team creativo guidato da Fausto Puglisi progetta una sneaker “che sarà sensazionale: vogliamo svilupparla nel Metaverso. Ci sarà un NFT”.
E Ralph Lauren
Gli USA trainano la ripresa anche di Ralph Lauren, impegnato da anni nella riorganizzazione. La griffe ha chiuso i negozi improduttivi, ridotto le promozioni e aumentato i prezzi medi dei suoi articoli. Tutto nel tentativo di riprendersi da anni di forti sconti, che hanno “svalutato” il marchio, come ha detto il CEO Patrice Louvet a Business of Fashion. “Siamo tornati all’attacco. Vediamo grandi opportunità di espansione”. Le vendite sono aumentate del 28% su base valutaria costante a 1,82 miliardi di dollari nel terzo trimestre fiscale (chiuso il 25 dicembre 2021) superando i livelli pre-pandemia. Un traguardo importante per l’azienda. (mv)
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