Dopo le accuse piovute dal web per la sua “glorificazione della povertà”, Golden Goose ha preferito mantenere il low-profile, probabilmente per non alimentare nuove polemiche, lasciando che la questione si smorzasse col tempo. A fomentare la polemica social è stata la nuova edizione del modello Superstar Taped, rivisitato dal brand italiano con effetto “used”: punta e tallone, ad esempio, sono rattoppate con nastro adesivo. Qual è il problema? Che le sneaker sono proposte al prezzo di 500 dollari: insomma, una cifretta che fa pensare, appunto, a una sorta di “glorificazione della povertà”, per non dire a una presa in giro. Golden Goose risponde ora con un comunicato a US magazine: “La nostra azienda è orgogliosa di sottolineare il suo ruolo pionieristico nel boom del distressed look, una delle tendenze moda più attuali – recita il testo –. I rinforzi del nastro adesivo che appaiono sul modello Superstar rendono omaggio alla cultura dello skateboard della West Coast: skater professionisti che hanno ispirato le collezioni di scarpe del marchio fin dall’inizio e che riparavano le scarpe con lo stesso tipo di nastro”. (mv)
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