Il gruppo del lusso LVMH starebbe preparando un’offerta per rilevare il brand Michael Kors (nella foto, un’immagine del campagna estiva 2016). Al momento è solo un’indiscrezione giornalistica, così come lo era un mese fa quella sulla fusione tra Coach e Burberry. Ma secondo StreetInsider, testata statunitense di finanza e affari, il colosso francese avrebbe chiesto l’aiuto alla banca francese Société Générale per orchestrare la trattativa (di cui non si conoscono ipotesi sul valore) volta all’acquisizione del marchio USA. Su Kors, che nel terzo trimestre dell’anno ha registrato ricavi (1,09 miliardi di dollari) in calo del 3%, con trend negativi delle vendite nei canali wholesale (-18,4%) e licenze (-10,2%) e outlook in ribasso del 5% per i risultati annuali, non è la prima voce di vendita. Già a ottobre una testata spagnola ha parlato dell’offerta da 10 miliardi di dollari in arrivo da una holding del lusso. Per LVMH (che tra la fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio ha già detenuto il 30% delle azioni di Kors e che con l’acquisizione della valigeria di lusso Riwowa dimostra di voler ancora estendere il proprio portafoglio di proprietà) sarebbe un ritorno. Per Luca Solca, analista di Exane Bnp Paribas, l’ipotesi della trattativa è però “poco probabile: i francesi hanno interesse per marchi esclusivi”. Non solo: non depone a favore neanche il precedente impegno di LVMH nella griffe statunitense: “LVMH già aveva una quota di MK, che ha venduto anni fa: comprarla di nuovo adesso a prezzo più alto mi sembra poco di immagine”. (rp)
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