Il gruppo Prada viaggia a gonfie vele nei primi nove mesi del 2023, ma ha due preoccupazioni. La prima è la pelletteria, che è cresciuta solo dell’1% nel periodo giugno-settembre, mentre le calzature hanno fatto il +10%. Per il CEO Andrea Guerra “il mercato si sta prendendo una sorta di attimo di respiro” dopo gli anni di crescita sostenuta. Il secondo grattacapo è il marchio Church’s, che prosegue nel suo trend negativo: nei primi nove mesi dell’anno i ricavi del brand di calzature sono diminuiti del 19%. Valgono appena 19 milioni di euro su 2,98 miliardi.
La prima delle due preoccupazioni
La pelletteria rappresenta il 47% delle vendite totali. È cresciuta dell’8% nei primi nove mesi del 2023 arrivando a 1,4 miliardi di euro. Ma nel terzo trimestre l’aumento è stato di appena l’1%. Nel commentare i dati finanziari, Andrea Guerra ha affermato a WWD che il mercato della pelletteria ha visto “un incredibile aumento dimensionale” nel periodo 2020-2022, mentre ora “sta prendendo una sorta di attimo di respiro”. Nei nove mesi, i ricavi delle calzature sono aumentati del 16% (+10% nel terzo trimestre) grazie sia alle sneaker che alle scarpe formali.
Aumento prezzi nel 2024
Complessivamente nei primi nove mesi del 2023, i ricavi del gruppo Prada sono aumentati del 12% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, raggiungendo 3,34 miliardi di euro. A cambi costanti, la crescita è del 17%. La società sottolinea come abbia collezionato “11 trimestri di crescita ininterrotta delle vendite a prezzo pieno e su base comparabile”. Guerra e il direttore finanziario Andrea Bonini hanno evidenziato che il gruppo continua “a crescere al di sopra della media del settore”. E hanno precisato come la strategia di investimento del gruppo non cambierà nel 2024. Anno in cui i prezzi cresceranno probabilmente con lo stesso ritmo del 2023: dal 4 al 6%. Lo ha affermato lo stesso Guerra.
Destini opposti dei brand
Miu Miu è in grande crescita: i ricavi retail sono aumentati del 49%, arrivando a 446 milioni di euro. Nei nove mesi e a cambi costanti le vendite al dettaglio del marchio Prada sono aumentate del 13% a 2,5 miliardi di euro, pari all’84% del totale. Nella conference call con gli analisti, Guerra ha precisato che “si tratta di Miu Miu che sta recuperando terreno e non di Prada che rallenta”. Nessun accenno invece per l’andamento del marchio Church’s. Che nei nove mesi ha registrato un calo del 19%. (mv)
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