Gucci compie 100 anni e festeggia con una nuova collezione: Gucci Aria. Il direttore creativo Alessandro Michele celebra l’heritage della maison, omaggiandone i capisaldi. Ma si spinge oltre. trasforma il passato in qualcosa di estremamente contemporaneo. Il tutto con la complicità attiva di Balenciaga nel ruolo di ospite d’onore.
Gucci Aria
“Una fabbrica alchemica di contaminazioni dove tutto è in contatto con tutto”, spiega Michele. Un’eredità stilistica “celebrata e tradita” attraverso rivisitazioni di grandi classici, fantasie e modelli iconici del brand. Per esempio, quelli disegnati da Tom Ford, ma anche creazioni inedite ispirate all’estetica di Demna Gvasalia. La collaborazione con Balenciaga (altro brand del gruppo Kering), annunciata nei giorni scorsi, è stata rivelata in capi e accessori a doppio logo e si dimostra per quello che è. In altre parole, “un gioco nato quasi per scherzo”, come raccontano i due stilisti.
Ambientazione leggendaria
La sfilata è ambientata all’hotel Savoy sul Tamigi dove, secondo la “leggenda” aziendale, il fondatore Guccio Gucci lavorò da giovanissimo come usciere. Da lì tornò a Firenze è avviò il suo piccolo negozio di pelletteria. Oltre alla location, gli omaggi alla storia del marchio sono moltissimi. Per esempio, il monogramma in onore del fondatore. Oppure la celebre stampa Flora. E ancora: il mondo equestre evocato dalla fibbia a forma di staffa su borse e cinture. Gli elementi classici della maison (mocassini, stivali da cavallerizza, borse) convivono con accessori audaci, quasi fetish, come collari, frustini, lacci, corsetti e fibbie in pelle.
Evoluzione (in pelle)
Il cortometraggio co-diretto da Alessandro Michele e Flora Sigismondi presenta il risultato di un “laboratorio di hackeraggio”, come lo ha definito lo stesso direttore creativo. Una collezione che ha saputo “rubare” dal passato per evolversi e riconnettersi al presente. Lo ha fatto con un tripudio di accessori in pelle, come marsupi, borse di varie forme e misure, cappelli da fantino. La pelle è presente anche nell’abbigliamento. Molti i pantaloni in pelle nera, ma anche le rifiniture di abiti, blouson, mantelli. Le borse, spesso con inserti in pelle esotica, sono sia monocrome che ipercolorate in commistioni originali. La Jackie 1961, icona della maison, esce marchiata Balenciaga.
Balenciaga + Gucci
Fa un certo effetto vedere capi con doppio logo Gucci-Balenciaga, una sintonia che funziona alla perfezione e apre le porte a nuove forme di business. Gucci Aria, dunque, non ha deluso. Anzi. È un incontro tra superclassico e supereccessivo che trova un interessante equilibrio e bilanciamento.
Leggi anche: