Dopo anni di battaglie a colpi di carte bollate e cause, Gucci e Forever 21 hanno trovato un modo per fare pace. L’oggetto del contendere erano i diritti di utilizzo delle strisce blu-rosso-blu e verde-rosso-verde che secondo la griffe italiana “sono simbolo distintivo” dei suoi prodotti, tant’è che aveva citato in giudizio la compagnia americana. Un anno fa il Tribunale della California aveva rigettato la richiesta di Forever 21 “di impedire alla maison italiana di proteggere con copyright i suoi iconici nastri”. Il sito americano thefashionlaw.com, specializzato nelle controversie nel mondo del fashion, segnala ora che la corte californiana ha richiesto l’annullamento di tutte le udienze fissate, citando un accordo raggiunto tra le due società di moda che dovranno illustrarne i termini a gennaio 2019 “per poter definitivamente chiudere la querelle e annullare l’avvio dell’iter processuale in calendario il 12 febbraio successivo”. Forever 21 è stata protagonista di alcune cause per violazione della proprietà intellettuale da parte di Levi Strauss, Diane Von Furstenberg, Adidas, Anthropologie e Puma. In quest’ultima, Puma ha accusato Forever21 di plagio del modello sneaker Fenty Creeper lanciato nel 2015. Il gruppo USA si difende sostenendo di non aver copiato nulla, in quanto il modello di scarpe era già in voga negli anni ’70 e ’80, prima della commercializzazione da parte di Puma. Il modello Fenty Puma by Rihanna costa circa cento dollari rispetto ai 25 dollari della sneaker Forever21. (mv)
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