La news più letta di questa settimana risale a quella precedente e riguarda (anche se non del tutto) un certo post di Fedez. Vale la pena riparlarne perché porta con sé alcune interessanti considerazioni sul mondo mediatico in cui viviamo. Per il resto, da lunedì 27 giugno a oggi (2 luglio 2022) chi ha navigato sul sito laconceria.it si è concentrato in particolare su due notizie. Hanno un denominatore comune: l’approccio delle griffe del lusso nei confronti dei propri fornitori. Differente la declinazione, come vedremo.
L’esempio di Fedez
Quale sia il contenuto della notizia, probabilmente lo sapete. Nel caso, per rinfrescarvi la memoria trovate il link per (ri)leggerla. Quel che vale la pena di dire, in queste righe, è altro. La news della colab di Dior + Birkenstock finita ai piedi e in un post di Fedez è di venerdì 24 giugno e da allora macina centinaia di click ogni giorno. Frutto di una fortunata combinazione di parole chiave (i nomi dei brand abbinati a quello della popstar italiana), ma anche del “momento giusto” (Fedez stava per salire sul palco del concerto che ha organizzato in Piazza Duomo a Milano) tutto ciò ci dice una cosa chiara. Non tanto che servono gli influencer, quanto che per agganciare chi della pelle poco o niente sa, servono dei Cavalli di Troia. Fedez, in questo caso e in questo senso, si è rivelato molto efficace.
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Gucci e Pigini
Nel 2003 Gucci ha acquistato il 70% delle quote di Pigini. Nel 2016 l’azienda è diventata il polo di eccellenza calzaturiera di Gucci, grazie anche all’integrazione con Crest di Montegranaro, terzista in orbita della griffe del gruppo Kering. Ora arriva un sostanziale booster strutturale che porterà entro tre anni all’assunzione di 400 persone, prevalentemente specializzate nella giunteria e nel taglio.
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Chanel e il fornitore toscano
Mentre pare stia per aumentare ancora il prezzo al dettaglio delle sue borse, Chanel pianifica il “consolidamento della relazione” con un suo storico fornitore toscano. Un’acquisizione, insomma, basata su presupposti differenti, spiega Bruno Pavlovsky, presidente delle attività moda della maison francese.
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