Nella trimestrale di Kering pesa l’andamento negativo di Gucci, che perde il 2,4% del fatturato rispetto allo stesso periodo 2013. Il risultato complessivo del gruppo francese del lusso è comunque positivo e nel primo semestre il fatturato è stato di 4,7 miliardi di euro, in crescita dell’1,5% a cambi correnti (+4% a cambi costanti). Oltre a Gucci, l’altra brutta notizia arriva dalle fluttuazioni valutarie sulle vendite, che hanno causato un effetto negativo sui conti del gruppo per 196 milioni. Ottime invece le performance di Bottega Veneta (+20%) e Saint Laurent, marchio del momento con un eccellente +29%. Gucci ha registrato una buona performance in Nord America ma ha sofferto nella Cina continentale, a Hong Kong, Taiwan, Singapore e in Giappone. Fiacca la performance anche in Europa per una riduzione dei flussi di turisti giapponesi e russi e un rallentamento della spesa dei viaggiatori cinesi. Malgrado un contesto ancora difficile, il gruppo si aspetta un ritorno alla crescita per Gucci nel secondo semestre. Intanto François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering, si consola investendo nel mondo degli orologi, dove ha acquisito il produttore svizzero Ulysse Nardin. (ag)
TRENDING