Pelletteria, calzatura e Cina rappresentano i driver che guidano la crescita di Hermès nel primo trimestre 2019. Forte di un aumento dei ricavi del 15,5% a cambi correnti e dell’ 11,6% a cambi costanti (per un fatturato di 1,61 miliardi di euro), la griffe francese segue il trend delle trimestrali di LVMH e Kering. I ricavi della maison hanno superato le previsioni di Factset e Bloomberg che si erano fermate a 1,58 miliardi di euro.
I ricavi generati dalla divisione Pelletteria e Borse, che equivalgono alla metà di quelli totali, sono saliti del +12,5%, grazie alla forte domanda e all’incremento della capacità produttiva che hanno interessato, in particolare la pelletteria e, come citato da Hermés nella relazione trimestrale, la Manufacture de l’Allan, le fabbriche di Guyenne e Montereau (il cui completamento è previsto entro il 2020) e il nuovo polo produttivo di Louviers, che entrerà a regime entro il 2021. Cresce anche la divisione Prêt-à-porter, per la quale la griffe parigina precisa come sia stato registrato un ottimo risultato, “in particolare delle calzature”. A livello geografico l’Asia ha fatto segnare un +17% grazie al traino del mercato cinese. Giappone e America +10%. Europa (senza la Francia) +9,5%. Francia quasi ferma: +1,4% a causa, soprattutto, dei Gilet Jaunes. “Nel medio termine, nonostante le crescenti incertezze economiche, geopolitiche e monetarie in tutto il mondo, il Gruppo conferma l’ambizioso obiettivo di crescita dei ricavi a cambi costanti”, conclude Hermès. (mv)
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