Hermès, il ritorno alla normalità prosegue. In Cina continua la riapertura dei negozi. In Francia riapre una fabbrica che aveva temporaneamente realizzato mascherine. Ora è tornata a produrre accessori in pelle.
Riapre una fabbrica in Francia
La produzione di guanti e accessori in pelle di Hermès è concentrata in Nuova Aquitania. Circa 630 persone sono impiegate nelle tre sedi di Nontron, Montbron e Saint-Junien. A Nontron, il laboratorio della griffe francese aveva risposto all’appello del sindaco del Comune di 3.500 abitanti. La richiesta: realizzare mascherine. Ieri mattina, come riporta France Bleu, al posto dei tessuti, però, gli artigiani hanno ricominciato a lavorare la pelle, riprendendo le loro normali attività. Ma era presente solo la metà dei dipendenti. Per cercare di evitare il contagio, la forza lavoro è stata infatti divisa in due gruppi che si alterneranno. Uno lavorerà lunedì, mercoledì e venerdì. L’altro martedì, giovedì e sabato. Undici ore al giorno. La produzione è ripresa, ma in maniera parziale.
Il negozio a Guangzhou
In Cina Hermès è il marchio più desiderato dai consumatori. Al punto che, spesso, è usato per definire il top di gamma di un qualunque prodotto. Spinti da quella che gli analisti chiamano “revenge spending”, i clienti cinesi si sono accalcati alla riapertura della boutique Hermès nel centro commerciale Taikoo Hui a Guangzhou(Canton), avvenuta sabato scorso. Secondo quanto riporta WWD, il totale degli scontrini a fine giornata è stato di quasi 2,7 milioni di dollari. Si tratta del record cinese per la griffe francese. Secondo quanto scrive WWD, dopo due mesi di isolamento, i consumatori cinesi più facoltosi e le star dei social network hanno fatto a gara per accaparrarsi alcune Birkin. Ma anche scarpe, accessori di pelletteria e oggetti di design creati appositamente per questa riapertura che ha avuto il sapore (e il risultato) di una vera e propria inaugurazione. (mv)
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