La pandemia taglia di un terzo i ricavi 2020 di Hugo Boss. La griffe tedesca ritiene che anche il primo trimestre 2021 verrà influenzato dal Covid ma, puntando su uno stile più casual, prevede “un forte miglioramento nel corso dell’anno”.
La pandemia taglia di un terzo i ricavi
Hugo Boss ha chiuso il quarto trimestre del 2020 con un calo delle entrate del 29% a cambi costanti (-26% a cambi attuali). Ma ha registrato un utile operativo positivo di 13 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi. Complessivamente, nel 2020, il brand tedesco ha registrato un calo delle vendite del 31% (-33% a cambi costanti) per un giro d’affari di 1,95 miliardi di euro. La perdita netta è stata di 219 milioni di euro, rispetto ad un utile di 205 milioni di euro del 2019.
Lo slancio dell’online
Boss, però, sottolinea il “forte slancio nel business online” che ha piazzato un significativo +49%. Non solo: per la prima volta il canale online ha generato oltre 200 milioni di euro. In più “l’offerta di abbigliamento casual di entrambi i marchi ha avuto una performance significativamente migliore rispetto all’abbigliamento formale”. Buone le prospettive per il 2021 per il quale si prevede “una forte crescita del fatturato e dell’Ebit” nonostante un primo trimestre influenzato dalla pandemia. “Nel 2020 abbiamo compiuto progressi significativi nell’implementazione delle nostre iniziative strategiche, specialmente nell’importante business online e in Cina”, commenta Yves Müller, portavoce del CdA di Hugo Boss. (mv)
Immagini tratte da hugoboss.com
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