Portare i ricavi di Versace a 2 miliardi di dollari (rispetto agli attuali 850 milioni) puntando su accessori e calzature che dal 35% dovranno generare il 60% del fatturato. Ecco l’obiettivo principale dei piani di sviluppo di Versace che la neoproprietaria Capri Holdings, alias Michael Kors, ha illustrato agli investitori. Piani che, secondo quanto riportato dall’edizione britannica di Fashion United, prevedono l’aumento del retail (gli store passeranno da 200 a 300), l’accelerazione dello sviluppo di e-commerce e omnicanalità, il miglioramento del marketing di Versace. Il tutto per portare la griffe a sfidare i più importanti competitor europei come Louis Vuitton e Gucci. Donatella Versace resterà alla guida creativa del brand, oltre a diventare azionista. L’arrivo di Versace porterà il gruppo Capri Holdings a fatturare circa 8 miliardi di dollari nel lungo periodo e “darà la possibilità di creare sinergie operative a lungo termine che potrebbero ridurre i costi”. Jimmy Choo, altro marchio nel portafoglio dell’ex Michael Kors Holding, ha un obiettivo di fatturato di 1 miliardo di dollari, che sarà raggiunto con lo sviluppo del retail, accelerando la crescita delle calzature e espandendo gli accessori al 50% dei ricavi. Piani che però non hanno del tutto convinto gli investitori visto che l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso da “positivo” a “stabile” l’outlook del gruppo americano, confermando il rating BBB-. (mv)
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