E’ la sintesi che fa John Guy, analista della londinese MainFirst Bank AG, secondo il quale “anche Bottega Veneta ha subito una scossa”. Il mercato finanziario di Londra ha risposto ieri con un deprezzamento del titolo Kering superiore al 6%, dopo i risultati della maison francese che risuonano negativi per il brand con base a Firenze. “Gucci sta producendo al di sotto del suo potenziale di lungo termine – afferma un altro osservatore della City, Rogerio Fujimori di Rbc Capital Markets, ma è chiaro che la risalita di un tale mega-brand sia difficile soprattutto in Cina a causa dell’avverso panorama”. La sua banca ritiene che “la cosa giusta da fare è un investimento suppletivo nel mercato digitale per recuperare posizioni nel mercato”. Per Hermine de Bentzmann, analista di Raymond James, “Bottega è stata penalizzata dal differenziale prezzi tra Europa e Asia, dove i suoi prodotti sono più costosi e il brand è in sovresposizione”. Raymond James, in linea con molte banche d’investimento, ha abbassato la quotazione di Kering, etichettandola come “sotto prestazione”. Martedì Kering ha comunicato che le vendite del primo trimestre sono cresciute dell’11,4%, ma a cambi costanti il dato ha segnato un calo dello 0,6%, penalizzato dal forte ribasso di Gucci (-7,9%) e dal rallentamento di Bottega Veneta. (pt)
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