Soffre Miu Miu, tiene la griffe ammiraglia. Il 2017 è iniziato male, la seconda metà è andata meglio. Prada tira le somme del 2017 e scopre di aver perso per strada il 3,6% del fatturato rispetto a quanto incassato nel 2016. Il giro d’affari, dunque, si attesta a 3,057 miliardi di euro. Scivola l’utile netto: -10,5%, da 278 a 249 milioni di euro. L’amministratore delegato del gruppo, Patrizio Bertelli (nella foto), si dice però soddisfatto dell’annata: “Sono soddisfatto di come abbiamo chiuso il 2017: nella seconda parte dell’anno e in questi primi mesi del 2018 il trend delle vendite è andato progressivamente migliorando, rendendo visibili i primi risultati derivanti dalle iniziative strategiche avviate su diversi fronti”. A cosa si riferisce Bertelli? Agli “investimenti fatti dal gruppo, per ottimizzare il network retail, ampliare la visibilità dei brand e arricchire le collezioni”, nonché al potenziamento “di una crescente presenza digitale”, da tempo ritenuta problematica da parte degli analisti finanziari. “Il brand Prada – chiude Bertelli – è tornato a crescere nelle principali aree geografiche. Siamo convinti che avviare un nuovo capitolo della storia del gruppo, partendo dal nostro patrimonio culturale e dai valori distintivi dei nostri brand, sia la giusta risposta per competere in un mercato sempre più complesso”.
Il 2017 di Prada è negativo: -3,6% il fatturato, -10,5% l’utile. Bertelli: “Soddisfatti: le vendite stanno migliorando”
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